

Appunti creativi
L’autunno è arrivato, facendosi aspettare un po’e adesso stiamo godendo finalmente dei suoi colori. Sono diverse le similitudini che l’autunno porta con se, quando ero piccola vedevo questa stagione come il momento in cui la natura lentamente moriva lasciandosi andare ad un profondo silenzio per poi esplodere di nuovo di colore in primavera. Non mi piacevano le sensazioni che tutto ciò mi faceva provare, mi sentivo anch’io un po’ triste e malinconica. E poi l’autunno portava con se l’inizio della scuola, che era insieme traumatico ed emozionante per me. Era la contrapposizione di qualcosa di bello che finiva e di qualcosa di impegnativo che stava per iniziare. Con il tempo ho fatto mio il piacere di mettermi alla prova, abbandonando un po’ le insicurezze che provavo allora anche se non del tutto. Negli anni ho mutato il mio modo di vedere questo periodo dell’anno che è sì foriero di diverse cose considerate non proprio piacevoli , come i primi freddi, le pioggerelline e la scuola ma che è anche il passaggio fondamentale per la natura per poi rinascere fra qualche mese. E’ il momento dell’anno in cui mi posso abbandonare alla malinconia, ma anche a ricercare motivazioni. E’ una fine ma anche un inizio.
L’autunno è arrivato con la sua frutta e verdura che non vedevo l’ora di cucinare. Alla prima occasione ho fatto scorta di zucca. Ho imparato da adulta quanto mi piace e quanto sia versatile. Pasta zucca e salsiccia è diventata uno dei nostri piatti preferiti e , fino a quando è periodo, appare in tavola con cadenza settimanale. Ringrazio mia suocera per avermi fatto assaggiare questa combinazione, semplice e gustosa che mi ha fatto riscoprire un sapore che evidentemente nella mia vita non avevo ancora apprezzato abbastanza.
Per realizzare queste tortine ho utilizzato la ricetta del mio blog preferito, sempre loro Fables de Sucre. Le camille alla zucca hanno un gusto delizioso, somigliano alle classiche “camille” che sono a base di carote ma che in questa versione sono sostituite dalla zucca, con lo stesso facilissimo procedimento. Ho usato degli stampini diversi, non la classica forma a semisfera, ero curiosa di vedere il risultato e devo dire che mi è piaciuto. Ho ottenuto delle mini ciambelline che nel loro foro potevano ospitare un piccolo frutto per esempio, oppure un ciuffetto di crema. Quando devo pensare a come arricchire i dolci per renderli ancora più appetibili agli occhi dei miei bimbi immediatamente la Nutella compare nella mia mente e così un ciuffetto di Nutella ha reso tutto ancor più goloso e bimbi e marito hanno spazzolato via tutto in tempi brevi .
In questo strano autunno, dove dobbiamo stare attenti a rispettare le regole di prevenzione per la diffusione di questo virus che ci tiene sotto scacco da quasi un anno, vi invito a riscoprire il piacere di un buon libro o di una serie tv seduti in poltrona, sotto una calda coperta… magari gustando un dolcetto o bevendo una tisana calda. Intanto lasciatevi trasportare anche un po’ dalla malinconia, ma non troppo, quel che basta per capire che lasciare andare alcune cose serve a far spazio ad altre che avranno ancor più valore.
Provate, condividete e siate portatori di buonumore sempre!
Poppy
Il mio ragazzo ha compiuto 11 anni. Il tempo sembra passato così veloce come un treno ad un passaggio a livello, inesorabile ha trasformato il mio frugoletto irrequieto in un ragazzino digitalizzato dal carattere un pochino spigoloso. So che come genitori stiamo per affrontare un periodo assai faticoso e che dovremmo cercare di bilanciare la severità e la dolcezza ma io lo guardo e vedo sempre quel frugoletto che non voleva mai staccarsi da me. La torta di compleanno home made non poteva mancare neanche quest’anno e la torta per eccellenza, a casa mia, è sempre stata pandispagna, crema pasticciera e panna montata. Il pandispagna di solito è molto bagnato, la bagna aromatizzata alla vaniglia o al limone talvolta, per la crema uso sempre una ricetta che ho trovato sul blog Anice e Cannella dimezzando le dosi perché non me ne occorre mai così tanta e diminuendo un pochino lo zucchero. La panna rigorosamente fresca e montata con un pochino di zucchero a velo. Questo sapore è così familiare da riportarmi indietro a quando anche ai nostri compleanni, miei e di mio fratello, le torte erano fatte in casa, a quando si festeggiava da bambini a casa mia, che aveva tanto spazio per giocare all’aperto. E ci si poteva sbizzarrire con la fantasia in sfrenate cacce al tesoro o nascondini avventurosi e godere del sole primaverile e della natura.
Ecco come preparo una torta da 20 cm di diametro
Per la bagna:
g 300 di acqua
g 150 di zucchero
Scorza di limone bio ( edibile) intera ( solo la parte gialla) e un baccello di vaniglia aperto
Semplicemente porto a bollore l’acqua con lo zucchero con gli aromi all’interno. Poi filtro e lascio raffreddare.
Per il pandispagna:
5 uova
g 150 di zucchero
g 150 di farina
In planetaria rompo le uova e unisco lo zucchero. Lascio montare ad alta velocità fino a che non raggiungono una bella consistenza spumosa e triplicano il volume. Anche con il frullino elettrico si può raggiungere una buona montata ma ovviamente ci vuole un po’ di pazienza.
Aggiungo poi la farina setacciata direttamente nella ciotola della planetaria, a poco a poco mescolando dal basso all’alto con una spatola, facendo attenzione a non smontare il composto e fino a che non sia bene amalgamato il tutto.
La teglia che uso per il pan di Spagna è una teglia apposita come questa. Dopo averla imburrata, verso il composto e pongo in forno statico a 180 gradi per circa 35 minuti . Passato questo tempo il pandispagna comincerà a staccarsi dai bordi della teglia e possiamo aprire il forno per la prova stecchino.
Per la crema pasticciera
Solitamente mentre le uova si montano mi dedico alla crema:
Ingredienti:
200 ml di panna fresca
300 ml di latte fresco
1 /2 baccello di vaniglia
2 uova intere
40 gr. di amido di mais
120 gr. di zucchero
1 pizzico di sale
Procedimento:
Metto in un pentolino il latte, la panna e il baccello di vaniglia aperto o la scorza di limone e porto quasi a bollore.
Nel frattempo in un altro pentolino sbatto bene le uova con lo zucchero e il pizzico di sale. Aggiungo la maizena e mescolo ancora un po’, poi aggiungo il latte tutto di un colpo.
Rimetto a fuoco bassissimo mescolando sempre con una frusta a mano. Spengo quando la crema si è addensata bene.
Quando le basi sono fredde, taglio il pandispagna in tre strati e mi dedico alla composizione: per bagnare il pandispagna utilizzo una bottiglia apposita che dispone di un tappo con tanti piccoli fori, a mo di annaffiatoio così l’operazione è più veloce e il liquido si sparge uniformemente. Bagno e farcisco con la crema il primo strato, pongo sopra il secondo, bagno e farcisco di nuovo, abbondantemente. Pongo infine l’ultimo strato e bagno nuovamente. A questo punto monto la panna, in planetaria o con il frullino con due o tre cucchiai di zucchero a velo. Ricopro la torta con uno strato piuttosto leggero e passo la spatola poi inserisco quella rimasta nella sac a poche e mi cimento nelle decorazioni. Non sono proprio un granché con la sac a poche ma ogni volta ci provo e il risultato, anche se non precisissimo, risulta soddisfacente.
Preparo sempre le torte la sera prima una notte in frigo fa sì che i sapori si mescolino bene. Questa è la nostra torta di famiglia, niente elaborazioni, niente preparazioni complesse, facile e veloce. Aggiungo un po’ di colore con le smarties in ricordo di quel cucciolo che barcollava per casa con una palla tra i piedi, più grande di lui, la stessa palla che anche oggi non lo abbandona mai.
Come sempre vi invito a provare e soprattutto a festeggiare i vostri cari con gioia.
Provate, condividete e siate portatori di buonumore sempre!
Poppy
C’è stato un tempo in cui scrivevo. Scrivevo più che altro poesie che erano il frutto dei miei viaggi dentro, scavando nei pensieri, talvolta nelle sofferenze in cui mi crogiolavo quale giovane ragazza in preda alle passioni. Le poesie sono state una costante per me, fino dall’infanzia, quando mio nonno me le recitava tenendomi in braccio, ripetendo all’infinito affinché memorizzassi in momenti di una tenerezza impareggiabile. Alla scuola materna, dalle suore, imparai prima del tempo a leggere e a scrivere e a recitare poesie. Da più adulta ho amato le poesie di Prévert, di Hikmet e poi della Merini. La poesia è un modo stupendo di manifestare al mondo la propria sensibilità e, talvolta, la parte più intima dell’animo.
Mi piacciono le manifestazioni artistiche del nostro essere, in qualsiasi loro forma. Seguo con passione e ammirazione chiunque riesca ad esprime la propria parte interiore attraverso le arti o le abilità in generale. Ovviamente gli artisti di professione mi affascinano particolarmente per le loro spiccate doti ma adoro seguire le persone comuni che si lanciano nell’ esporre il proprio essere. Trovo che sia importante comprendere chi siamo veramente, fermandoci ogni tanto per dedicarci ad una ricerca “intimista “ credo faccia bene, credo rigeneri.
Dopo queste mie divagazioni, vorrei proporre questa deliziosissima ciambella al limone. Trovo l’utilizzo degli agrumi nei dolci qualcosa di eccezionale, donano aroma e un sapore delicato e naturale alle preparazioni. Il limone, ricorda il sud, il mare e il sole che, nonostante l’estate stia per terminare, ancora scalda prepotentemente le giornate. Saluto l’estate così, con questa morbida e profumatissima ciambella, adatta alla colazione e alla merenda espressione del mio breve viaggio “intimista” di questi giorni, in cui ho raccolto le idee sul mio futuro prossimo e gettato le basi per un nuovo inizio. Garantisco che troverete la poesia nel sapore delicato di questo dolce eseguito secondo questa ricetta . Ho utilizzato questo stampo al quale sono molto affezionata e che trovo veramente insostituibile, ne possiedo solo uno di questa marca ma sono certa che sia il primo di una collezione!
Auguro un buon viaggio dentro di se a chi mi legge e ricordate …
Provate, condividete e siate portatori di buonumore sempre!
Poppy
Qualche anno fa mi dedicavo molto alle torte decorate e alla pasta di zucchero. Ad ogni occasione speciale in famiglia mi dilettavo ad ideare qualcosa che avrebbe dovuto stupire sia per l’aspetto che per il sapore. Mi pareva di cavarmela ed è nata una vera e propria passione, tanto che ho iniziato a comprare attrezzature e anche a partecipare ad eventi e corsi. Esercitavo la mia creatività nel modellare e decorare dolci, prendendo ispirazione in qua e il là sul web ottenendo anche buoni risultati che in definitiva avevano quasi sempre qualcosa di mio. La passione ad un certo punto era cresciuta così tanto che mi è capitato di non dormire la notte, per decorare o finire una torta e, poiché ho una famiglia e un lavoro a tempo pieno, ho dovuto mettere un freno al mio entusiasmo. Adesso decoro di tanto in tanto, per qualche amico e per la mia famiglia ed ho annoverato questa attività nella lista dei miei hobbies .
Ricordo bene quando ero alla costante ricerca di una crema adatta alla copertura di torte che restasse liscia e compatta in modo da essere poi ricoperta a sua volta da uno strato di pasta zucchero che avrebbe dovuto aderire perfettamente. La crema al burro si rivelò molto adatta specialmente per chi non ama il cioccolato (pazzi!) ma la crema Ganache fu senz’altro per me la migliore soluzione. Questa crema con la sua semplicità e velocità di esecuzione è entrata nel mio cuore e non lo ha lasciato più. Bastano panna fresca (di latte, non ho mai usato la panna vegetale) e il cioccolato fondente. Con questi due ingredienti semplicemente utilizzati in pari peso ( rapporto 1:1), e pochissimi passaggi si ha praticamente subito un dessert. Il procedimento è noto ma basta porre la panna a riscaldare sul fuoco, senza portarla a bollore e poi aggiungere il cioccolato fondente grattugiato, mescolare per farlo sciogliere e per ultimo attendere che si sia raffreddata e che raggiunga una consistenza spalmabile. A questo punto gli utilizzi sono molteplici: ricoprire e decorare torte, farcire crostate, riempire bignè oppure semplicemente disporla, grazie ad una sac a poche, in coppette e aggiungere frutti di bosco, granella di nocciole o pistacchi, mandorle …. proprio come ho deciso di fare io oggi.
La storia di come è nata questa ricetta è diffusissima sul web, è una storia curiosa che viene dalla Francia. Ho letto su i siti più disparati di questa storia ma mi è parso di aver trovato qui le informazioni più esaustive.
Il procedimento può variare, si può aggiungere del burro (che conferisce lucidità ) si può fare con altri tipi di cioccolato variando il rapporto fra i due ingredienti: con il cioccolato al latte il rapporto sarà di 2:1 ( doppio peso di cioccolata al latte sul peso della panna).
Quando penso alla Ganache, non so perché, mi viene mente questa canzone di Pink Martini che ho linkato qui sotto. Mi viene in mente subito dopo la Francia, paese che conosco così poco e inizio a pensare che sia arrivato il momento di studiare un itinerario di viaggio.
Intanto….provate, condividete e siate portatori di buonumore sempre!
Poppy
Inizierò con il dirvi, che dedico parte del mio tempo, quasi quotidianamente, alla ricerca sul web di buone ricette, soprattutto di dolci. Nella mia esperienza personale è sempre un po’ difficile trovare ricette veramente valide o che siano spunti per piatti dal successo garantito. Ormai si trova veramente tutto on line, tutti condividiamo tutto sui social ma in cucina occorre passione e applicazione secondo me, perciò sono attratta da quelle ricette che sono spiegate passo passo, alla perfezione dove quindi la percentuale di errore si riduce al minimo… è sufficiente prendersi del tempo e seguire alla lettera.
Dopo questa premessa vorrei dirvi che se siete appassionate come me o anche se occasionalmente vi va di provare ricette con successo garantito, potrete seguire i suggerimenti che periodicamente cercherò di dare, dopo aver testato personalmente riproducendo ed assaggiando con grande sacrificio ( seeee! 😝) ogni ricetta.
Quella che vorrei proporvi oggi è la perfettissima Cheesecake, o meglio la New York Cheesecake, presentata dalla bravissima Adele Gilardo sul suo blog. Mi ha subito colpito la sua presentazione ed ho voluto crederle provandola. Trovate tutto qui https://www.fornellifuorisede.com/2019/01/14/new-york-cheesecake/ con tanto di suggerimenti super precisi.
Vi confido che a volte ho omesso lo yogurt ma il risultato è stato comunque ottimo, vi consiglio di aggiungere sempre la scorza grattugiata di un limone poiché conferisce freschezza e la “ pesantezza “ del tutto verrà un pochino smorzata sempre, ovviamente, secondo il mio gusto personale.
Vi assicuro che questa torta piacerà a tutti, provatela e poi scrivetemi come è andata.
𝑃𝑜𝑝𝑝𝑦
“ 𝐼𝑙 𝑑𝑜𝑙𝑐𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑜𝑚𝑎𝑐𝑜, 𝑖𝑙 𝑑𝑜𝑙𝑐𝑒 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒“ 𝑐𝑖𝑡.
Leggete, condividete e siate portatori di buonumore sempre!